email (1)Nel 2004 venne pubblicato un articolo su PC Magazine dal titolo: “The Death of Email“, dove si ipotizzava l’idea dell’inutilità delle email nelle strategie di comunicazione online, e a più di 10 anni di distanza si discute ancora animatamente sull’argomento in questione: l’email marketing è morto davvero?

Molti utenti vedono nella parola “email” il sinonimo di “spam” (a dire la verità, effettivamente circa il 70% delle email è categorizzato come vero e proprio spam) e altrettante persone credono che sia ormai una tecnica di direct marketing vecchia e decisamente superata, grazie soprattutto alla comparsa e all’utilizzo sempre più efficace di altri canali, come i social network.
Ma gli studi condotti e i numeri raccolti negli ultimi anni danno ragione a questa teoria? Vediamo insieme qualche dato (fonte Direct Marketing Association 2014):

  • Più di 4,3 miliardi di persone nel mondo hanno un account email oggigiorno, e il 91% di loro controlla la sua casella di posta almeno una volta al giorno;
  • Il 77% dei consumatori ha dichiarato che preferisce usare le email come mezzo di comunicazione principale sul web;
  • Il ROI calcolato è pari al 4,3% (ovvero per 1$ investito si guadagnano 43$).

 

Dopo questi numeri la risposta è abbastanza chiara: NO! L’email marketing non è assolutamente morto, anzi è fondamentale per implementare una strategia di Inbound Marketing completa ed efficace. Quindi ora non ci resta che suggerirvi alcuni utili e semplici tips per ottimizzare il contenuto e la forma delle vostre email, per raggiungere la persona giusta nel momento giusto.

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DETERMINA L’AUDIENCE E GLI OBIETTIVI COMUNICATIVI DELLA EMAIL

Le email targetizzate, ovvero destinate ad un pubblico scelto a seconda di caratteristiche geografiche, demografiche, lavorative, etc., ricevono il 62% in più di click da parte degli utenti: prima di tutto è quindi necessario segmentare il data base dei contatti a seconda del tipo di “consumatore ideale” che vogliamo raggiungere.
Immediatamente dopo dobbiamo definire quale obiettivo vogliamo raggiungere con la nostra comunicazione: generare leads? Raccogliere feedback? Promuovere una nuova offerta? Il target di riferimento cambia a seconda del nostro scopo!

ADATTA IL CONTENUTO ALLE ESIGENZE DEL POTENZIALE CONSUMATORE

Il contenuto e il formato dell’email dipendono dalla fase in cui si trova il potenziale consumatore nel suo “percorso”:

  • 1° fase della Conoscenza: video, anteprima di articoli dal blog, presentazioni, ebooks, free tools;
  • 2° fase della Riflessione: webinar, case studies, FAQ, fogli informativi, raccolta di reviews;
  • 3° fase della Decisione: prove gratuite, report dei ROI ottenuti, demos;

Nella vostra creazione di contenuti, comunque, tenete conto che oggi il 47% delle mail vengono lette da dispositivo mobile: per questo, ricordatevi di usare un design responsive, inviare un messaggio il più possibile breve e conciso, e soprattutto non utilizzare font troppo articolate o poco chiare!

PERSONALIZZA IL TESTO DELL’EMAIL E FOCALIZZATI SULL’ENGAGEMENT

Non stiamo parlando di una newsletter automatizzata, l’utente vuole sentirsi coccolato e trattato come se fosse unico tra tanti, quindi la personalizzazione è la chiave per attirare l’attenzione: questa tecnica genera il 14% in più di click-through rates e il 10% in più di conversion rates.
Inoltre, utilizzate un linguaggio chiaro e orientato all’azione, come se la vostra email fosse una call-to-action: il tempo è denaro, quindi arrivate subito dritti al punto senza girarci troppo attorno. Il lettore ve ne sarà sicuramente grato!

ANALIZZA I RISULTATI RAGGIUNTI PER CONTINUARE A MIGLIORARE LA STRATEGIA

I quattri principali dati che bisogna analizzare sono il Delivery Rate (la vostra email arriva effettivamente a destinazione?), l’Open Rate (quante volte è stata aperta la vostra email?), il Click Rate (gli utenti cliccano sul contenuto della vostra email e seguono la call-to-action?) ed infine il Contact Churn (quanti utenti si sono eliminati dalla vostra newsletter?): questi risultati vi servono per capire quanto la vostra strategia di email marketing sia efficace, e quale aspetto dovete migliorare.

Secondo voi l’email è ancora uno strumento di direct marketing necessario per una strategia Inbound? Condividete con noi la vostra opinione sul blog!

9° Lezione “Inbound Certificate” by HubSpot Academy

Interessante, vero?

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