
Il ruolo dei social media nel nostro modo di acquistare
Quando abbiamo fondato Creativi Digitali nel 2008, Facebook stava muovendo i primi passi in Italia. Da allora, il digitale ha trasformato radicalmente il modo in cui comunichiamo e, soprattutto, ha cambiato il modo in cui acquistiamo. Oggi non ci affidiamo più solo alla pubblicità tradizionale: il nostro rapporto con i brand nasce, cresce e spesso si conclude proprio sui social media. Ci siamo dunque chiesti qual è il loro impatto reale sulle nostre decisioni di acquisto? La risposta è che vale la pena fermarsi a riflettere.
Dal bisogno alla scelta: il viaggio dell’utente sui social
Pensiamo a come oggi scopriamo nuovi prodotti. Un tempo erano le pubblicità in TV, le vetrine dei negozi o il passaparola tra amici. Oggi, invece, ci lasciamo ispirare dai social. Scorriamo Instagram e vediamo un post accattivante, un video ben fatto su TikTok o un consiglio di un influencer su YouTube. Il 55,8% degli italiani usa i social proprio per cercare informazioni su marchi e prodotti, e non è un caso: le immagini, i video e le recensioni ci guidano nelle nostre scelte più di quanto crediamo.
Ma non si tratta solo di scoprire. I social sono diventati anche il luogo in cui valutiamo se un prodotto fa davvero per noi. Il 46,5% degli utenti utilizza le piattaforme per informarsi sui brand, leggendo recensioni e confrontando opinioni. Un commento positivo o negativo può fare la differenza tra il premere “Acquista ora” o chiudere la pagina. E poi c’è la fase finale: l’acquisto. Se fino a qualche anno fa ci spostavamo su un e-commerce per concludere l’ordine, oggi il 32,4% degli italiani usa direttamente i social per trovare ciò che desidera. Piattaforme come Instagram e Facebook hanno integrato funzioni di shopping, accorciando sempre più la distanza tra il desiderio e la transazione.
I social fanno davvero vendere?
Anche se i numeri parlano chiaro, dobbiamo però fare una distinzione importante. La convinzione che i social siano un canale diretto per le vendite è comprensibile, ma non sempre rispecchia la realtà. Dipende molto dal prodotto, dal prezzo e dal contesto in cui viene promosso. Ad esempio, prodotti di lusso o destinati a un pubblico di nicchia potrebbero non trarre lo stesso beneficio immediato dalle piattaforme social rispetto a beni di consumo più comuni. Quelli che chiamiamo ‘’acquisti di pancia’’.
Questo perché i social sono perfetti per creare awareness, suscitare interesse e costruire un rapporto di fiducia con il pubblico. Ma quando si tratta di acquistare, la decisione finale è influenzata anche da altri fattori, come la reputazione del brand, la qualità del prodotto e la relazione preesistente con il consumatore. Fattori come il prezzo, la disponibilità immediata, le recensioni, la fiducia nei metodi di pagamento, ma anche la fase di vita o le emozioni del consumatore al momento dell’acquisto giocano poi un ruolo fondamentale.
Le eccezioni ci sono, naturalmente, ma il principio generale rimane che i social servono più a fare “awareness” che a garantire direttamente una vendita. Questo non significa che i social non possano generare vendite, ma piuttosto che il loro ruolo è più spesso quello di sensibilizzare il pubblico, orientare il suo interesse e portarlo lungo il percorso di acquisto.
Il ruolo fondamentale dell’awareness
I social media sono uno strumento potente per fare awareness, ovvero per aumentare la consapevolezza del pubblico verso un brand o un prodotto. A differenza dei canali tradizionali come la televisione o i cartelloni pubblicitari, che raggiungono un pubblico ampio senza una segmentazione precisa, i social consentono una personalizzazione e una targetizzazione unica. Grazie agli algoritmi, è possibile indirizzare i messaggi a persone che potrebbero essere interessate al prodotto o al servizio, creando una connessione più diretta e mirata.
In questa fase di awareness, l’obiettivo del brand è farsi conoscere, comunicare i propri valori e mostrarsi autentico. La creazione di contenuti visivi emozionali, come video coinvolgenti, immagini accattivanti o post interattivi, aiuta a stabilire una relazione iniziale con il pubblico. In questo momento, il consumatore non è ancora pronto a comprare, ma il brand è riuscito a farsi notare, a entrare nel suo radar.
La vendita, infatti, non è sempre immediata. Per molti utenti, la decisione di acquisto arriva dopo un lungo processo di riflessione, influenzato da vari fattori che vanno oltre la semplice presenza sui social. Il branding, la reputazione, la qualità percepita e la capacità di generare emozione sono tutte componenti che contribuiscono a trasformare un’idea in una transazione concreta.
Perché i social funzionano così bene nel marketing?
Ogni piattaforma ha il suo linguaggio e il suo pubblico. Alcuni preferiscono contenuti visivi, come immagini e Reel, mentre altri apprezzano i formati audio come i podcast (seguiti settimanalmente dal 17,8% degli utenti). Senza dimenticare l’importanza del testo: copy ben scritti e blog post approfonditi aiutano i brand a costruire un rapporto di fiducia con il pubblico.
Ma non basta creare contenuti. I brand devono saperli distribuire nel modo giusto, sfruttando strumenti di advertising mirati. Il retargeting, le collaborazioni con influencer (seguiti dal 21,6% degli utenti italiani) e le inserzioni su piattaforme come YouTube, Facebook e Instagram permettono alle aziende di raggiungere le persone giuste nel momento giusto. Non sorprende che il 57,2% degli investimenti pubblicitari in Italia sia destinato al digitale, con una forte crescita della pubblicità programmatica (85,2% delle entrate digitali).
Social media: un’opportunità o un rischio?
I social offrono opportunità enormi per chi sa sfruttarli. Il targeting preciso consente di raggiungere il pubblico più adatto, mentre l’analisi dei dati permette di ottimizzare le campagne in tempo reale. In un contesto in cui il tempo medio trascorso sui social è di 1 ora e 48 minuti al giorno, ignorare questi strumenti significa perdere un’occasione. Ma attenzione: non basta essere presenti sui social per avere successo. Servono strategia, contenuti di qualità e una comunicazione autentica. Il pubblico è sempre più attento e selettivo, e premia solo quei brand che riescono a creare un vero valore.
Il futuro del marketing passa dai social
Siamo ormai oltre il semplice intrattenimento: i social media sono diventati veri e propri motori del commercio digitale. Il loro impatto sul processo d’acquisto è evidente e destinato a crescere. Per i brand, significa una cosa sola: è il momento di investirci con consapevolezza, comprendendo a fondo le dinamiche che muovono il comportamento degli utenti.