L’obiettivo del processo di conversione, ovvero il secondo step del Metodo Inbound, è quello di trasformare i visitatori del proprio sito web in potenziali consumatori: è una fase molto delicata, che determina il successo di una strategia di Inbound Marketing.
Come si costruisce un processo di conversione efficace che permetta di massimizzare la lead generation?

Prima di tutto, determiniamo quali sono gli elementi che compongono il processo di conversione, ovvero Call-to-Action, Landing Page e Thank-you Page. Non bisogna dimenticare che questo processo può essere avviato in qualsiasi fase del percorso del consumatore, quindi i contenuti prodotti dovranno essere differenziati ed adattati a seconda che si tratti della fase della Conoscenza, della Riflessione o della Decisione.

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Vediamo ora nel dettaglio alcuni tips utili per migliorare ogni fase del processo di conversione del consumatore.

1 – CALL TO ACTION

“Clicca per ricevere maggiori informazioni” oppure “Scarica la guida in pdf” e ancora “Scopri come diventare un leader”: questi sono tutti esempi che trovate quotidianamente in giro per il web. Quali caratteristiche fanno si che gli utenti clicchino su una Call-to-Action?

  • Deve essere “orientata all’azione”, grazie all’utilizzo di verbi in imperativo come scarica, leggi, clicca, scopri, etc;
  • Deve contenere le parole chiave utilizzate dagli utenti per la loro ricerca sul web (le stesse keywords si ripeteranno poi durante tutte le fasi del processo di conversione del consumatore);
  • Deve attirare l’attenzione del visitatore, spiccando in mezzo ai contenuti proposti sulla pagina;
  • Per essere uno tra i primi elementi che l’utente nota, deve avere una posizione strategica sia che si tratti di una home page, di un articolo su un blog, di una email o di una newsletter.

2 – LANDING PAGE

Dopo aver attratto il visitatore grazie ad una Call-to-Action efficace, la chiave della reale riuscita del processo di conversione è proprio la Landing Page: deve convincere l’utente dell’alto valore dell’offerta proposta, in modo da poter acquisire in modo semplice e spontaneo i suoi dati, diventando così un lead per l’impresa.
Questa chiara infografica ci illustra i punti principali da rispettare per creare la perfetta anatomia di una Landing Page.

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3 – THANK YOU PAGE

La Thank-you Page può sembrare superflua e quasi evitabile, invece è importantissima per i marketers per tre motivi principali:

  • prima di tutto serve, ovviamente, a ringraziare l’utente per l’attenzione concessa al nostro brand e per aver impiegato il suo tempo a consultare la nostra offerta, creando quindi una relazione più personale rispetto a un semplice inline message;
  • può aiutare il potenziale cliente a proseguire nel suo “percorso del consumatore” per passare quindi alla fase intermedia della Decisione, o addirittura alla fase finale della Decisione;
  • infine, permette di mostrare all’utente ulteriori contenuti con riferimento ad altre offerte o approfondimenti sul prodotto / offerta, che lo porteranno a navigare all’interno del sito internet del brand.

Secondo HubSpot, l’obiettivo di una strategia efficace e ben studiata è quello di ottenere circa un tasso del 20% di conversione da una Landing Page. Può sembrare poco, ma non lo è: immaginatevi 20 persone su 100 che passano da semplici visitatori a clienti potenziali!
Il segreto, comunque, rimane sempre uno, ovvero testare ed analizzare i risultati della vostra comunicazione, migliorandoli fino ad ottimizzare il processo di conversione.

6°/7°/8° Lezione “Inbound Certificate” by HubSpot Academy

Interessante, vero?

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