Il commercio equo solidale di Fairtrade Italia coinvolge i milanesi attraverso un’azione unconventional irriverente e provocatoria, realizzata da Creativi Digitali e lo staff di Flash Mob Milano.

Fairtrade, il marchio internazionale di certificazione del commercio equo e solidale, scuote gli animi con un evento non convenzionale

Piazza San Babila – Milano, 15 settembre 2018. Sono le 9 del mattino di un’assolata e pigra giornata di shopping milanese, quando la tranquillità della piazza viene interrotta dal concitato richiamo di un venditore ambulante. 

“Banane!!! Banane gratis!!! Oggi banane gratis…” è il claim che attira l’attenzione dei passanti verso una cargo bike personalizzata e stracolma di uno dei frutti importati maggiormente consumati dalle famiglie italiane.

“Ma sai perché ti regalo questa banana? Perché noi sfruttiamo i lavoratori e li paghiamo una miseria…” continua compiaciuto il commerciante, incurante della fatica e dell’insoddisfazione dei giovani alle sue dipendenze, che lo aiutano a distribuire la merce e a coinvolgere le persone.

La banana, il prodotto Fairtrade più venduto in Italia, contro ogni principio di sfruttamento

C’è chi accetta il frutto, indifferente di quanto un piccolo gesto, apparentemente insignificante come quello di scegliere il logo Fairtrade quando si fa la spesa, possa in realtà contribuire a promuovere lo sfruttamento dei lavoratori: dal lavoro minorile alla disuguaglianza tra generi, da salari che non permettono di vivere dignitosamente a guadagni talmente miseri che impediscono di investire e migliorare la produttività.

La maggior parte delle persone, invece, rifiuta l’offerta, consapevole che grazie a questa azione può aiutare a sostenere i Paesi in via di sviluppo, rispettando innanzitutto i diritti dei lavoratori.

In entrambi i casi non solo viene comunque regalata una banana, perché certificata Fairtrade, ma viene anche fornita ai potenziali acquirenti una spiegazione esaustiva sull’organizzazione ed il suo impegno in azioni volte a migliorare le condizioni dei produttori agricoli in quelle zone del mondo in cui basso tenore di vita, scarsi redditi e una diffusa povertà, impediscono lo sviluppo umano e industriale del Paese. 

Brand awareness del mercato equo solidale in Italia

Portando su piazza gli “S•FRUTTA•TORI”, l’azione non convenzionale realizzata da Creativi Digitali e dallo staff di Flash Mob Milano, si è cercato di raggiungere due obiettivi principali:

  • dare visibilità al marchio Fairtrade
  • dare la percezione alle persone di acquisto consapevole

“Perché scegliere Fairtrade quando si fa la spesa?” è la domanda alla quale abbiamo cercato di rispondere creando un’azione che non si limitasse alla sola distribuzione di gadget brandizzati. Per questo motivo allo staff è stato dato il preciso compito di veicolare il marchio ed il messaggio di Fairtrade oltre che con l’attività provocatoria, anche con dettagliate spiegazioni riguardo la mission dell’azienda.

Attraverso una strategia basata sulla psicologia inversa, abbiamo sensibilizzato le persone per farle arrivare ad un concetto superiore di acquisto, offrendo la visione del risparmio come un rischio per lo sviluppo etico, industriale ed ambientale e facendo emergere i punti di forza del brand:

  • fiducia
  • sicurezza
  • genuinità

Il risultato è stato inaspettatamente molto positivo. Le persone, dall’uomo d’affari alla famiglia, si sono dimostrate sensibili alla tematica e propensi a modificare le proprie abitudini di acquisto a favore del commercio equosolidale. 

In un’epoca storica in cui la parola migrazione è sulla bocca di tutti e genera, spesso, irritazione e malcontento, la prospettiva di “commercio, non aiuto” che offre Fairtrade è sicuramente una soluzione che abbraccia il favore del consumatore: attraverso l’acquisto di prodotti a marchio Fairtrade nei principali supermercati oppure in negozi equosolidali, si contribuisce ad aiutare le popolazioni nei loro paesi di origine, senza che si vedano costretti a lasciare la propria terra in cerca di prospettive lavorative e di vita migliori.

Scegliere prodotti equosolidali significa utilizzare il commercio come occasione di sviluppo dei Paesi più poveri del mondo

Fairtrade è un’organizzazione internazionale, dal 1994 presente anche in Italia, che contraddistingue i prodotti realizzati senza sfruttamento dei lavoratori e dell’ambiente. La certificazione del mercato equo solidale Fairtrade garantisce, infatti, che i produttori agricoli dei Paesi in via di sviluppo possano contare su di un reddito stabile, oltre ad un premio che permetta loro di avviare progetti di consolidamento delle attività lavorative.

L’azione non convenzionale “S-FRUTTA-TORI” è  stato il primo step di una campagna di comunicazione che si sposterà dall’off-line al web, con l’intento di scuotere gli animi e veicolare un forte messaggio: Contro ogni sfruttamento, cerca il marchio di certificazione Fairtrade quando fai la spesa!  

Interessante, vero?

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