Sono passati un paio di mesi dall’aggiornamento della app più in voga tra i teenager che, con l’acquisizione da parte del gruppo cinese Bytedance per 1 miliardo di dollari, ha cambiato nome passando da Musical.ly a Tik Tok e raggiungendo la ragguardevole cifra di oltre 600 milioni di utenti attivi nel mondo.
Musical.ly, un fenomeno partito in sordina che ha conquistato mezzo mondo
Per capire meglio il fenomeno Musical.ly, facciamo un passo indietro… correva l’anno 2014 quando i cinesi Alex Zhu e Luyu Yang crearono una app dedicata agli adolescenti, che permetteva loro di caricare video della durata tra i 15 secondi e il minuto, aggiungendo canzoni, filtri ed effetti oltre che scegliere la modalità di riproduzione dei filmati in modalità lip sync*.
*Il lip sync è la funzionalità con la quale si canta e si mimano i movimenti dei propri brani preferiti.
Dalla sua nascita, la app Musical.ly ha avuto un successo inaspettato, soprattutto tra i giovani tra gli 11 e i 14 anni e gli adolescenti, arrivando in poco meno di due anni a raggiungere 95 milioni di teenager attivi sulla piattaforma.
Dal successo al trionfo il passo è breve e il gruppo cinese Bytedance, fiutato il business che non solo spopola in Oriente ma piace anche a USA ed Europa, acquisisce nel 2017 la app Musical.ly e la ingloba a Tik Tok, un’altra piattaforma di video sharing lanciata nel 2016 di cui manterrà il nome e il logo. Le due community fuse insieme, raro caso di social network vincenti non facenti parte di giganti come Facebook e Google, arrivano a raggiungere così ad oggi oltre 600 milioni di utenti attivi.
#MakeEverySecondCount ovvero Rendi ogni secondo meritevole
Tik Tok. Come il suono onomatopeico delle lancette di un orologio. Con l’hashtag #MakeEverySecondCount, la app si è presentata agli utenti Musical.ly che, al primo aggiornamento, si sono visti letteralmente trasportati in un’altra dimensione della piattaforma, aggiornata e implementata al fine di incentivare la creatività dei propri utenti e fornire loro un’alternativa ai classici lip sync.
Musical.ly diventa Tik Tok e il video sharing conquista non solo i giovanissimi
Ovviamente, com’è giusto che sia, ogni fusione comporta dei cambiamenti e così è stato anche per Musical.ly che, inglobata a Tik Tok, punta a sfidare le visualizzazioni Instagram sui mini-video spingendo i propri utenti a condividere non solo i celebri lip sync attraverso i quali ha appassionato i giovanissimi, ma suggerendo di creare video tematici di magia, trucco, sport, cibo, animali, vlog, DIY etc… con design freschi e divertenti.
Per aiutare e ispirare gli utenti nello sviluppo di filmati unici, la piattaforma è in costante aggiornamento e offre funzionalità sempre nuove:
- milioni di video, da guardare e condividere, suddivisi per tematiche e interessi
- playlist musicali dalle quali attingere gratuitamente con le canzoni più hot del momento di qualsiasi genere, per arricchire i propri video
- emoji, stickers e filtri facciali
- Strumenti di editing per permettere facilmente di tagliare, accorciare, unire e duplicare i video clips
- Filtri per live streaming con dagli stili giovani, allegri e innovativi
- Hashtag tematici e di tendenza per scoprire e seguire il mondo di Tik Tok
Considerando che nel primo trimestre del 2018 Tik Tok è risultata la app più scaricata a livello mondiale con oltre 46 milioni di download, è subito chiaro quante persone si siano appassionate al fenomeno e che non rientrano solo nel target teenager, anche se rimane quello di riferimento!
I Musers, le star di Musical.ly/Tik Tok che si ispirano agli Youtubers ma (forse) piacciono anche di più
Pensando al fenomeno dal punto di vista dell’Italia, si parla già da tempo di questi nuovi e giovanissimi influencers, sulla piattaforma si fanno chiamare Musers, di cui Luciano Spinelli (5.7 milioni di fans) ed Elisa Maino (3.6 milioni di fans) sono il Re e la Regina indiscussi a soli 18 anni lui e 17 lei.
Un po’ come succede su Instagram e YouTube, i Musers traggono profitto da sponsorizzazioni e product placement, partecipazioni ad eventi, apparizioni tv e, nei casi sopra citati, anche sulla stesura di libri autobiografici. Potendo contare su milioni di followers, è facile capire quanto i Musers siano popolari e richiesti dai brand per fare breccia nel difficile target dei teenager!
Elisa Maino in un video in cui mostra alcuni sui Musical.ly più belli con effetti. La giovane trentina, oltre che essere la web star di Tik Tok, ha all’attivo più di 558.000 iscritti sul canale YouTube e più di 1 milione su Instagram.
“Porto allegria e positività. Sono trasparente nella vita come sul web, dove le maschere non funzionano.
Non ho il dono di una bella voce, ma la creatività si può esprimere in vari modi.
In ogni video ci vuole un’idea, io traduco i testi che interpreto, curo ogni dettaglio del clip.”
Per gli adulti il fenomeno Musical.ly/Tik Tok è preoccupante
Se la app di video sharing Tik Tok fa breccia nel cuore dei giovanissimi, che non perdono occasione di mettere in mostra la propria creatività avendo a disposizione un palco grande come il mondo attraverso il quale condividere il proprio talento, c’è da considerare il risvolto della medaglia ovvero il dilagare di contenuti inappropriati. Video che incentivano l’autolesionismo o pratiche pro-anoressia e pro-bulimia, sono i filmati che, con molto facilità, possono essere visti e condivisi dai ragazzini. Per questo motivo è stata recentemente introdotta una funzionalità che blocca sul nascere il caricamento, la condivisione e la ricerca di contenuti ritenuti non idonei, proprio come succede per Instagram e Facebook.
Sul fronte del blocco di contenuti però, le funzionalità sono sempre in costante aggiornamento: il team che si occupa di gestire la app sta studiando nuovi pop-up che permettano la diffusione di messaggi informativi ed educativi su tematiche adolescenziali come anoressia, bulimia e bullismo, anche se l’hashtag risulta inappropriato, in modo che non vengano automaticamente cestinati dal sistema e possano raggiungere la vasta platea dei teenagers allo scopo di sensibilizzarli ed invitarli a chiedere aiuto nel caso si trovassero in situazioni di pericolo.
La app Tik Tok in primis e i social network in generale, inoltre, per adulti ed esperti alimenterebbero l’ossessione dell’apparire, la competizione tra i teenager a suon di visualizzazioni ed inevitabili episodi di cyber bullismo che portano a svilire, umiliare e annullare una determinata persona attraverso commenti sgradevoli.
In questo senso la soluzione arriva dal dialogo tra adulti e adolescenti. Nel momento in cui si permette ad un minore di accedere e registrarsi sui social network, di base ci dovrebbe essere da parte dei genitori e degli educatori una profonda conoscenza della piattaforma ed una sorveglianza nel suo utilizzo.
“I condizionamenti da parte del gruppo dei pari sono una forza onnipresente, che si può osservare in ogni dimensione del comportamento adolescenziale, come la decisione di come vestirsi, quale musica ascoltare, quale linguaggio adottare, a quali valori aderire, come gestire il tempo libero”
John Santrock – psicologo dello sviluppo
C’è da preoccuparsi se i nostri ragazzi utilizzano Musical.ly/Tik Tok
In realtà, almeno dal nostro punto di vista, no… a patto che gli adulti si mettano nella posizione di capire cosa vogliono esprimere i giovani sulla app, come la utilizzano e come possono tutelarli da eventuali malintenzionati attraverso blocchi e segnalazioni.
Guardare un ragazzino riprendersi per fare un musical.ly può sembrare molto strano ma pensate che dietro c’è lo studio di una coreografia oppure di una sceneggiatura vera e propria, di gestualità e mimiche facciali realizzate ad hoc, e il successivo inserimento di filtri e tagli nelle riprese. Il risultato sono brevi video allegri e divertenti, che però riescono a comunicare stati d’animo, capacità artistiche e creatività.
I problemi possono sorgere solo se i social diventano l’unica valvola di sfogo per esprimere le proprie emozioni oppure rifugi all’interno dei quali nascondersi. Chiedete ai vostri figli di mostrarvi la app, i filmati che condividono, i profili che seguono… non lasciateli soli anzi, perché non provate a creare un musical.ly di famiglia come fa spesso la web star Elisa Maino?
Quello che accade sui social non è nient’altro che l’enfatizzazione di ciò che succede nella vita reale dove, se mancano ascolto, dialogo e supporto, nei giovani si alimentano inevitabilmente comportamenti negativi verso gli altri oppure atteggiamenti che portano all’isolamento sociale e alla perdita dell’autostima.
Per questo motivo i social network non dovrebbero essere sempre e solo guardati con sospetto ma andrebbero studiati, anche attraverso un’adeguata educazione digitale all’utilizzo degli strumenti tecnologici e il supporto della scuola, per viverli poi come un’occasione per far emergere la propria personalità senza che venga perso il legame con la realtà.
Con Musical.ly/Tik Tok, si apre quindi uno scenario tutto nuovo e molto interessante sul fronte del video sharing che seguiremo con molto interesse!
Cosa ne pensi dell’introduzione nelle scuole di corsi sulla gestione dei social network? Parliamone nei commenti…
I video, l’avevamo anticipato QUI, sono il social trend del momento! Ma com’è possibile utilizzarli in una strategia di marketing? Con la produzione di video aziendali che raccontino il tuo business, a seconda del target di riferimento e della piattaforma che vuoi utilizzare per raggiungere il tuo pubblico.